La Germania stregata da un Orsetto
BERLINO (Germania) - Ha sconvolto nelle ultime settimane la
notizia che una mamma ad Amburgo, subito dopo aver messo al mondo una bimba,
l'ha uccisa gettandola, con tutto il cordone ombelicale, dal ventesimo piano
di un edificio del quartiere di Osdorf, ad Amburgo. Ma, a campeggiare sulle
prime pagine dei maggiori quotidiani e telegiornali in Germania sono la foto e
le ultime notizie sulla sorte del piccolo orsetto bianco di poco meno di
quattro mesi, Knut.
VIVO O MORTO - La star mediatica del momento è l'orsetto
Knut, o «Cute Knut», come lo hanno ribattezzato i tg di mezzasera. Ha 103
giorni di vita ed è al centro di un vivacissimo dibattito in Germania. Per la
prima volta, dopo 33 anni, lo scorso dicembre è infatti nato un orso
all'interno del giardino zoologico di Berlino; anzi una coppia di gemellini.
L'orsa da circo Tosca, di vent'anni, però, non ha mostrato nessun istinto
materno al momento della nascita: ha abbandonato i due animaletti, ignorandoli
e scansandoli dalla grotta all'interno del parco. Il fratello gemello è morto
appena qualche giorno dopo la nascita a causa di un'infezione. Knut invece, è
stato salvato. Pesava 810 grammi ma grazie a 44 giorni passati in
un'incubatrice e con l'aiuto dei veterinari della struttura ora pesa quasi
nove chili. E' robusto, gioca, e da qualche settimana il custode dello zoo,
Thomas Dörflein, lo accudisce e lo nutre col biberon fino sei volte al giorno.
Mais, latte, sciroppo, pappa di carne e fegato, il suo pranzo.
FAVOREVOLI E CONTRARI - «Inumano», secondo gli esperti, ma
anche secondo gli attivisti per i diritti degli animali e diversi zoologi
«l'addomesticamento dell'animale». Alla Bild e al settimanale
Spiegel, che hanno lanciato il dibattito, hanno dichiarato
all'unisono che il piccolo plantigrado sarebbe dovuto essere abbattuto appena
nato. «Un orso polare intrappolato in uno zoo e cresciuto in cattività
potrebbe subire gravi sofferenze da adulto, avrebbe disturbi comportamentali e
la reclusione in queste condizioni viola anche la legge sulla Protezione degli
Animali», ha detto l'animalista Frank Albrecht. «Non è appropriato che questo
predatore cresca e sia "addomesticato" con un biberon», è anche l'opinione del
direttore dello zoo di Aquisgrana, Wolfram Ludwig, dove qualche mese fa si è
verificato un caso simile con un orsetto labiato - poi ucciso con
un'iniezione. Contrari a farlo morire il WWF e l'organizzazione tedesca per la
protezione degli animali che, tramite il suo presidente ha detto: «L'uccisione
non ha nulla a che fare con la protezione degli animali». Dell'idea che
l'orsetto debba vivere anche molti politici al Bundestag.
IL CORTEO - «Iniezione mortale per Knut?», ha titolato il
popolare Bild am Sonntag nella sua edizione domenicale.
Decine di migliaia di lettere e mail di protesta sono giunte ai giornali.
Lunedì mattina anche molti bambini berlinesi sono scesi in cortile per
protestare contro una possibile morte dell'orsettino. I manifesti recitavano:
«Knut tut gut» ("Knut fa bene") e i piccoli dicevano a gran voce: «Knut sei
così dolce» o, «Knut non deve morire», riferisce la seconda emittente tedesca,
su quella che ha definito «il primo corteo per Knut».
KNUT VIVRA' - «Knut vivrà», la dichiarazione giunta in serata
dal direttore dello zoo del capoluogo tedesco, Jörg Junhold: «Con un po' di
fortuna e - se il tempo sarà bello - già questo fine settimana Knut potrà fare
la sua prima apparizione in pubblico». Della stessa idea anche il veterinario
della struttura, André Schüle: «Sono solo stupidaggini, non lo abbattiamo,
solo perchè presumibilmente da adulto potrebbe avere problemi comportamentali.
E poi, come facciamo ad uccidere un animaletto così?». Nel frattempo, la prima
rete Ard partirà con un film documentario in dieci puntate, dedicate appunto
all'orsettino bianco Kunt.
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